La prima digestione avviene in bocca, masticare al meglio per digerire bene

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“La prima digestione avviene in bocca”: chi non si è mai sentito ripetere questo detto?  Ed è vero! C’è uno stretto rapporto con gli alimenti che la attraversano e che in essa vengono masticati e ingoiati.

Il benessere del cavo orale può essere compromesso da errate abitudini alimentari. Nutrirsi in modo corretto e consapevole con una dieta appropriata ed eseguire una buona masticazione, costituiscono un aiuto nella prevenzione dei problemi alla bocca. La masticazione, processo mediante il quale il cibo viene frantumato dai denti, è la prima importante fase della digestione durante la quale gli enzimi digestivi e della saliva cominciano a scindere i carboidrati degli alimenti dando origine ad una fase di pre-digestione. Il cibo masticato, reso una poltiglia, è pronto a essere deglutito; una volta ammorbidito e deglutito, entra nell’esofago e prosegue la discesa fino allo stomaco. Se il cibo arriva allo stomaco già sufficientemente scomposto, diminuiscono i tempi di permanenza nel nostro organismo e di conseguenza si riduce la produzione di acidità gastrica.

Masticare lentamente il cibo faciliterà il processo digestivo specie se si è ingerita carne che ha tempi di digestione più lunghi.

Anche l’acqua gioca un ruolo fondamentale nella produzione della saliva che, a sua volta, è responsabile della produzione di quegli enzimi che contrastano la formazione di batteri e consentono la scomposizione di amidi e grassi. È consigliabile, infatti, bere sempre molta acqua durante il giorno e sino a mezz’ora prima del pasto o due ore dopo. Durante i pasti conviene bere solo un minimo per aiutare la deglutizione, evitando così di diluire i succhi digestivi che necessitano nello stomaco di un pH acido molto forte. L’acqua in eccesso indebolirebbe l’azione del succo gastrico che deve invece mantenere un elevato grado di acidità.

Tra gli alleati della bocca e del sorriso ci sono alcuni minerali e vitamine che non dovrebbero mai mancare in tavola, fondamentali per il corretto equilibrio metabolico dei tessuti duri e molli del cavo orale. Non possiamo assolutamente far mancare in una perfetta “dieta dentale”: il calcio, presente nel latte, nello yogurt, nei formaggi ma anche in molti cibi vegetali tra cui i legumi; il ferro, abbondante nella carne rossa, nella crusca di cereali, in alcune spezie ma anche in molti vegetali; le vitamine del gruppo B come la B2, presente per esempio nella pasta, negli spinaci e nelle mandorle; la B3, che si può trovare nel pesce, nel pollo, nel lievito, nelle arachidi; la B12, presente nella carne, nel pesce, nei prodotti caseari e nelle uova; la vitamina C, abbondante negli agrumi ma anche nel prezzemolo fresco e nel peperoncino; la vitamina D, di cui sono particolarmente ricchi il latte, il tuorlo dell’uovo e il pesce. Ovviamente è fondamentale lavare sempre bene i denti dopo aver mangiato ma anche dopo aver bevuto il latte per eliminare il lattosio, zucchero potenzialmente cariogeno, che è contenuto in abbondanza in tale cibo. Il regolare consumo di verdure in foglia è un vantaggio non solo perché viene in tal modo introdotto acido folico, utilissimo alla nostra salute, ma anche perché viene stimolata la salivazione e l’autodetersione del cavo orale proteggendo lo smalto dentale dagli acidi che possono danneggiarlo. Tale ruolo è svolto anche dalla verdura e dalla frutta croccanti e ricche di fibre come ad esempio le mele, il sedano, il finocchio, il cavolfiore. Andrebbe invece limitato il consumo degli snack, sia dolci che salati, delle caramelle, dei dolciumi, comprese patatine fritte e bibite gassate ossia tutti gli alimenti che si possono dimostrare nemici della bocca soprattutto se vengono consumati di continuo durante il giorno senza ricorrere a un accurato lavaggio che rimuoverebbe i temibili residui zuccherati adesivi, nutrimento ideale per i microbi presenti all’interno della placca batterica e i coloranti artificiali responsabili delle macchie dei denti.

Inoltre alcuni alimenti quali spremute, aceto, frutta non matura, creano una demineralizzazione immediatamente dopo il contatto con il dente aggredendo l’idrossiapatite di calcio che forma lo smalto anche se poi, in realtà, il nostro corpo “progettato” per funzionare perfettamente, mette in atto una misura protettiva nei primi venti minuti in cui la saliva, grazie al suo contenuto di calcio, è in grado di riparare questo micro danno.
Non dimentichiamo che anche il tabacco, per quanto non propriamente un alimento, è nemico non solo della salute in generale ma anche dei denti sia per l’aumento del loro ingiallimento sia perché provoca un aumento dell’acidità della saliva, con la conseguente l’attivazione di enzimi aggressivi sia sui tessuti duri che molli.

L’ACQUA
Un ultimo consiglio: terminare il pasto non con un caffè, ovviamente senza zucchero, che macchierebbe ulteriormente lo smalto dei denti ma con un bicchiere d’acqua: è un’ottima abitudine, perché l’acqua è un solvente con grandi capacità di lavaggio ed è utilissima per reidratare l’organismo!

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Dr. Matteo Zotti
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