Impianti dentali, cosa sono?
L’impianto dentale (noto anche come impianto endosseo) è un dispositivo medico di tipo chirurgico utilizzato per riabilitare funzionalmente ed esteticamente la perdita o la mancanza congenita di uno o più denti, permettendo il sostegno di un sostituto protesico tramite il supporto diretto dell’osso grazie a un processo biologico noto come osteointegrazione. Gli impianti sono realizzati in materiali altamente biocompatibili come il titanio che si integra perfettamente con l’osso evitando il manifestarsi di reazioni da corpo estraneo.
In termini semplici, assomiglia ad una piccola vite che sostituisce in toto la radice del dente. Viene integrata nell’osso e su di essa verrà posta la corona dentale: in pratica, un dente tutto nuovo.
In linea generale non ci sono grandi controindicazioni per l’implantologia dentale. Chiunque voglia può in teoria mettere un impianto dentale, tuttavia ci sono casi particolari che richiedono maggiori accortezze e l’adesione a determinati protocolli terapeutici per minimizzare i rischi. In particolare si tratta di pazienti diabetici o con l’osteoporosi.
In ogni caso sarà l’odontoiatra dopo un’attenta valutazione del caso a decidere se mettere un impianto dentale o ricorrere ad alternative.
Spesso l’impianto dentale è considerato l’opzione migliore per sostituire dei denti mancanti. I motivi principali sono due. Innanzitutto, l’implantologia dentale permette di ottenere dei denti che sono per caratteristiche e funzionalità come i denti naturali. Inoltre l’impianto non va ad influire sugli altri denti, diversamente dai ponti.